La delibera, che riguarda visite specialistiche e prestazioni diagnostiche, assunta dopo il protocollo firmato dalla Regione coi sindacati che prevede l’esatto contrario: la reinternalizzazione, che fa risparmiare soldi e migliora le condizioni di lavoro di chi opera nella sanità.
“Ancora una volta la Asl Toscana Centro prova ad esternalizzare servizi essenziali che sono parte integrante della sanità pubblica senza, così come prevede il contratto, informare le organizzazioni sindacali”. Lo scrive il responsabile della Funzione Pubblica Cisl Firenze-Prato, Mauro Giuliattini, in una leggera inviata al direttore generale Asl Toscana Centro Paolo Marchese Morello e per conoscenza al presidente della Regione Eugenio Giani, all’assessore Simone Bezzini e al direttore generale Federico Gelli.
Giuliattini spiega di riferirsi alla delibera “assunta dal Direttore generale riguardante le esternalizzazioni fino al 2024, di cui si parla anche sulla stampa di oggi, afferente alle visite specialistiche e prestazioni diagnostiche per i territori di Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli riguardanti ben 18 branche.”
“Nella riunione di ieri – sottolinea il responsabile Fp-Cisl – durante l’incontro tra Asl Toscana Centro ed RSU, la sola delegazione della Cisl ha chiesto che venisse messa a verbale la propria contrarietà” a queste esternalizzazioni. Questa decisione, secondo la Fp-Cisl, “appare tanto più grave in quanto le organizzazioni sindacali regionali della Funzione pubblica hanno sottoscritto recentemente un verbale con la Regione Toscana al fine di individuare quali servizi sanitari possono di contro essere reinternalizzati, così come avviene in altre regioni, con l’obbiettivo di creare risparmi alla spesa sanitaria e conseguentemente poter assumere personale al fine di migliorare il benessere aziendale di chi attualmente opera con dedizione e sacrificio nella sanità pubblica.”